Ataturk

23 giugno 2014 

La prima era di Ataturk

Ataturk segnò l'inizio della transizione della nazione verso un regime autoritario. Abolì il Califfato e diede inizio al suo governo con un orribile processo per privare i turchi della loro identità islamica sotto la completa supervisione britannica. Abolì il Ministero delle Dotazioni e le scuole religiose, convertì molte moschee in musei, giustiziò molti imam, proibì i viaggi per l'Hajj e l'Umrah, abolì il velo e l'alfabeto arabo, costrinse i turchi a pregare in lingua turca, trasferì la festività settimanale alla domenica come i cristiani, obbligò la gente a indossare il cappello europeo e giustiziò chiunque si rifiutasse di indossarlo. Vietò le scuole religiose e abolì i tribunali della Sharia. Eliminò monasteri e santuari, adottò il calendario internazionale, scrisse leggi ispirate alla costituzione svizzera, abolì le festività e le ricorrenze religiose, vendette l'Azerbaigian ai russi, eliminò le libertà e gli oppositori delle sue politiche e fece sì che i media parlassero solo del suo eroismo, delle sue conquiste e delle sue notizie, tutte false. Ataturk non ne fu soddisfatto e abolì l'alfabeto arabo e utilizzò quello latino.

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