Ci sono due persone a cui devo un grandissimo ringraziamento perché hanno rischiato la loro vita più di tutte per sostenermi durante il mio sit-in durante gli eventi di Mohamed Mahmoud del 2011.
Primo: lui è Mahmoud, che mi ha accompagnato come la mia ombra in piazza Tahrir, difendendomi giorno e notte per 15 giorni, sopportando il peso della mia residenza e rischiando la sua vita per me senza aspettarsi nulla in cambio, solo perché mi ama e crede nella mia causa, nonostante non lo conoscessi prima di annunciare la mia adesione alla rivoluzione.
Secondo: Sherine Youssef, che ha continuato a venire da me dalla sua città natale, Benha, ogni giorno per 17 giorni durante il mio sit-in per portarmi ciò di cui avevo bisogno, incurante delle minacce che l'hanno seguita. Ha anche avuto un ruolo nel chiedere il mio rilascio e quello dei miei colleghi attraverso le sue proteste. Mi faceva anche visita spesso al tribunale militare durante i miei processi. Le auguro successo con il suo onorevole fidanzato in difficoltà.
Con questo non voglio sminuire il ruolo degli altri nel sostenermi in questa dura prova, ma queste due persone sono state le due che mi sono state più vicine durante il mio sit-in e dopo il mio arresto, rischiando la loro vita per me.
Dico loro che siete i fratelli migliori e che non vi dimenticherò mai per tutta la vita. Che Dio vi ricompensi per essere stati al mio fianco.