4 dicembre 2011
Io, il Maggiore Tamer Badr, non mi arrenderò e non fuggirò. Per me, questo significherebbe la resa e la sconfitta dello status quo.
Ho deciso di rimanere in piazza Tahrir con le famiglie dei martiri, dei feriti e degli oppressi, e non li deluderò fino all'ultimo. Questo è il mio dovere, ora.
Non mi arrenderò finché qualcuno non dirà che sono un agente del consiglio militare e poi non distorcerà la mia immagine.
Resterò in piazza Tahrir e non la lascerò, nonostante le pressioni. Accetterò solo tre cose: o le richieste dei manifestanti di dimissioni del feldmaresciallo e di raggiungimento degli obiettivi della rivoluzione, o sarò arrestato dall'esercito, o morirò martire in piazza Tahrir. Questo è il mio migliore augurio.
Non mi tirerò indietro, perché preferisco vivere oppresso piuttosto che vivere come oppressore o contribuire all'oppressione.
Ora mi trovo nella jihad migliore, perché la jihad migliore è dire la verità di fronte a un governante ingiusto.