Capitano Awni Azar e primo tenente Rajai Hatata

19 maggio 2013

Capitano Awni Azar e primo tenente Rajai Hatata

Il 5 giugno 1967, la crisi esplose in modo tragico ed emozionante. Alle undici...
Alle dieci del mattino di quel giorno, fu impartito l'ordine a due torpediniere egiziane di partire per una missione di ricognizione al largo di Porto Said... La prima era comandata dal Capitano Awni Amir Azer e la seconda dal Capitano Mamdouh Shams. Durante la missione, vennero informate della presenza di unità navali israeliane composte dal cacciatorpediniere "Eilat" e da tre torpediniere in acque egiziane. L'ordine alle navi egiziane era di astenersi dall'ingaggiare e di effettuare solo ricognizioni.
Tuttavia, il nemico israeliano si accorse della presenza delle due imbarcazioni egiziane e aprì immediatamente il fuoco su di esse, distruggendo l'imbarcazione del capitano Mamdouh Shams, ma non riuscendo a distruggere quella del capitano Awni Azar, che avrebbe potuto ritirarsi con la sua. Tuttavia, il nemico voleva vendicare il capitano Mamdouh Shams, quindi ordinò che i missili fossero pronti per lo scontro. Tuttavia, il nemico aprì rapidamente il fuoco sull'imbarcazione, uccidendo l'operatore del lanciamissili.
Il Capitano Awni decise immediatamente di compiere un atto suicida, dirigendo la sua barca verso il cacciatorpediniere per scontrarsi con esso e causare la maggiore perdita possibile. Ottenne ciò che voleva e il Capitano Awni fu martirizzato, insieme al suo compagno, il Sottotenente Ragai Hatata, in una scena toccante, eroica e storica che accrebbe l'entusiasmo e il morale dei marinai egiziani quando ne vennero a conoscenza. 

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