Dal libro "Paesi indimenticabili" di Tamer Badr 

7 maggio 2019

I musulmani non cambiarono la realtà della loro sconfitta per mano dei Tatari finché non apparve qualcuno che lanciò il meraviglioso grido: "O Islam!". Dio Onnipotente concesse a Qutuz, che Dio abbia misericordia di lui, questa parola per riassumere tutta la sua vita e per dirigere l'attenzione dei suoi giusti soldati e di coloro che li seguirono nella rettitudine verso l'unica bandiera sotto la quale la nazione si è sempre levata in piedi, ottenendo la vittoria.
Ma per quanto un leader cerchi di motivare il suo popolo con qualcosa di diverso dall'Islam, non ci riusciremo mai. Allah l'Onnipotente si rifiuta di concederci la vittoria se non aderiamo a Lui esteriormente e interiormente. Il nostro aspetto esteriore è musulmano, ma il nostro aspetto interiore è musulmano. La nostra politica è musulmana. La nostra economia è musulmana. I nostri media sono musulmani. La nostra magistratura è musulmana. Il nostro esercito è musulmano. Questo è chiaro. Senza dissimulazioni, evasioni, paura o timore. Non c'è nulla di cui vergognarci.
L'unico modo per ripristinare la dignità perduta della nazione e delle sue terre occupate è attraverso il jihad, e non abbiamo altra via. Il Messaggero di Dio, che Dio lo benedica e gli conceda la pace, disse la verità quando disse: "Se vi impegnate in transazioni di `inah, prendete le code delle mucche, vi accontentate dell'agricoltura e abbandonate il jihad, Dio vi imporrà un'umiliazione che nulla potrà cancellare finché non tornerete alla vostra religione". Il Messaggero di Dio, che Dio lo benedica e gli conceda la pace, disse la verità.

Dal libro "Paesi indimenticabili" di Tamer Badr 

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